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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Istinct del 29/11/2010

Scheda quesito

Nickame:
Istinct
Data:
29/11/2010
Quesito:
Salve gentili dottori, RingraziandoVa per il servizio che svolgete ogni giorno vorrei porVe due quesiti, relativi a due distinti episodi. Premetto che quando ho esposto i miei dubbi al mio medico curante, quest'ultimo è stato estremamente rassicurante, sconsigliandomi di effettuare il test. PRIMO EPISODIO La partner, della quale non conosco lo stato sierologico, si è toccata la vagina e, in seguito, mi ha praticato del sesso orale protetto. Al mio ritorno a casa, ho notato che avevo un piccolo taglietto, ad un dito, di due millimetri, molto superficiale, con annessa "perlina" di sangue. Il mio dubbio è che la donna, essendosi toccata la vagina, potesse avere residui di secrezioni vaginali sulle mani e che, in seguito, possa esserci stato un contatto fra le sue mani e le mie, di conseguenza con il mio taglietto (sempre che il taglietto fosse già presente in quel momento e non me lo fossi procurato dopo). Il mio medico curante parla di eventuale contatto indiretto e sostiene che un piccolo taglio di 2 millimetri, non è una porta d'accesso per il virus. Sostiene inoltre che affinchè ci siano le condizioni per un contagio attraverso tali modalità, il contatto dovrebbe essere diretto fra due ferite aperte e copiosamente sanguinanti e che, tale contatto, non deve essere mediato da altri oggetti; in buona sostanza deve essere diretto. Voi cosa dite? SECONDO EPISODIO Una partner mi ha praticato del sesso orale protetto. Prima di cominciare l'atto, ci siamo abbracciati nudi nel letto e ci siamo baciati. Data l'emozione, il mio pene in quei momenti NON era eretto, anzi...era ridotto ai minimi termini. Il mio dubbio è che nell'abbracciarci, il mio pene NON eretto sia potuto venire a contatto, accidentalmente, con la parte esterna della sua vagina. Di lì a pochi secondi, ho indossato il condom ed il mio dubbio è che una parte infinitesimale di secrezioni vaginali potrebbe essersi trasferita sul mio pene in seguito ad un possibile (ma non provato) contatto accidentale: avendo poi indossato il condom, è come se avessi "imprigionato" quelle secrezioni a contatto con il mio pene. Il mio medico curante, in questo caso, è stato ancor più lapidario e mi ha detto che l'episodio descritto non configura in alcun caso una qualsivoglia forma di plausibilità. Mi ha spiegato che, affinchè avvenga un contagio per via sessuale, deve esserci un atto sessuale, anche parziale, ma comunque una penetrazione vera e propria, anale o vaginale. E ha aggiunto che una percentuale di rischio, seppur minima, ce l'hanno anche i rapporti orali non protetti. Ha aggiunto che sfregamenti accidentali non sono a rischio, anche se si viene a contatto.
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Istinct, può stare tranquillo. Come il suo medico curante le ha correttamente detto, nessuna delle due situazioni che ci descrive è da considerare a rischio per la trasmissione del virus HIV. Cordiali saluti, M.Menozzi, Dr.G.Guaraldi