Scheda quesito
- Nickame:
- adriano
- Data:
- 12/09/2009
- Quesito:
- gentili dottori vi ringrazio anticipatamente per il servizio che offrite, con il quale date la possibilita' di chiarire numerosi dubbi sul tema dell'hiv a chi purtroppo non ha alcuna competenza in materia, volevo porre alla vostra attenzione un paio di quesiti magari banali, a seguito della sindrome retrovirale acuta puo' tra i primi sintomi verificarsi una sorta di encefalite o si tratta di un disturbo che interessa esclusivamente gli stadi avanzati dell'infezione? inoltre ipotizzando che una persona faccia un test hiv a 38 giorni da una possibili situazione a rischio e prima di esso accusi dei disturbi strettamente correlati alla malattia il test non dovrebbe risultare positivo? vi prego di rispondermi con la massima chiarezza
cordiali saluti
- Risposta di :
- Buongiorno Adriano,
a seguito di una sindrome retrovirale acuta, i primi sintomi sono del tutto aspecifici e non correlati strettamente ad HIV, inoltre episodi di encefalite dovuti al virus sono ormai rari e correlati a stadi avanzati della patologia.
Un test eseguito a 38 giorni, risultato negativo, non permette di escludere una trasmissione di HIV in modo definitivo.
E' necessario eseguirne uno ulteriore a 90 giorni.
Cordiali saluti, D. Lucchesi, dr.ssa Vallini