Scheda quesito
- Nickame:
- Maria Letizia
- Data:
- 12/05/2008
- Quesito:
- buonasera gentile staff di Helpaids mi chiamo Maria Letizia ed ho un dubbio che spero mi toglierete dalla testa per riuscire a vivere serenamente.
Mio figlio ha avuto un incidente con la macchina insieme ad un suo amico (che però fa uso di droghe). Questo suo amico non è un tipo a posto. Fortunatamente entrambi ora stanno bene ma al momento dell'incidente, l'amico di mio figlio si è fatto una profonda ferita al collo e questo sangue ha iniziato a schizzare. Ha preso negli occhi mio figlio. All'inizio si è preoccupato molto perchè sà che l'amico non conduce una vita sana, ma poi si è convinto che l'aids è trasmissibile solo sessualmente se non si usano le dovute precauzioni.
All'inzio anch'io ero d'accordo con lui, ma non facendomi gli affari miei, ho voluto sapere di più rispetto a questa temuta malattia e mi sono spaventata moltissimo.
Io ho 40 anni e fino ad ora sono stata informata dai mass media e tutti gli altri che l'aids è una terribile malattia e che l'unica arma di prevenzione è il preservativo perchè perchè l'aids si può trasmettere solo sessualmente.
Attraverso le mucose come gli occhi e la bocca è così improbabile perchè i casi di contagio al mondo si contano sulle dita di una mano che è possibile il contagio solo in caso di determinate condizioni. Attraverso incidenti stradali non mi sembra di aver letto che il contagio è possibile, ma ci sono rarissimi casi di operatori sanitari che si sono infettati mentre stavano operando. Secondo un libro da me letto (non scientifico) sono avvenuti 2 casi di contagio al mondo avvenuto tramite schizzi di sangue negli occhi e quindi in caso in cui dovesse accadere qualcosa del genere bisogna stare calmi perchè non è una via di contagio (a parte le eccezioni come in tutte le cose).
Mi sono dilungata così tanto perchè leggendo questo libro io dovrei dimenticare tutto anche se mio figlio è stato schizzato negli occhi con tanto sangue ed è rimasto acciecato per qualche minuto perchè gli occhi non sono considerata una via di contagio. Ma non trattandosi di un libro scientifico non riesco a dire "ok basta, non pensiamoci più".
Ciò che vi chiedo è se è vero che non devo preoccuparmi, non avendo mio figlio fatto sesso con questo suo amico ma avendolo solo aiutato nel momento del bisogno, se è vero che non esistono casi di contagio avvenuto tramite schizzi ingenti di sangue negli occhi.
E poi siccome ho un amico sieropositivo la mia domanda è se al giorno d'oggi con tutte le cure disponibili, i malati di aids possono avere le stesse prospettive di vita di un ragazzo sano.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Maria Letizia,
il contatto che suo figlio ha avuto con il sangue del suo amico è un contatto a bassissimo rischio di trasmissione. Da come ha descritto l'episodio, comunque, non è possibile affermare che non ha corso rischi perchè il sangue è venuto in contatto con la mucosa dell'occhio, considerata permissiva per l'HIV e le epatiti.
Se non vi è possibile conoscere lo stato sierologico dell'amico che era con suo figlio, potrebbe essere opportuno eseguire un test HIV, che avrà valore definitivo a 90 giorni dall'episodio, e uno screening per epatiti, definitivo a 6 mesi.
Riguardo la seconda domanda: oggi una persona sieropositiva, se si fa seguire da un centro di malattie infettive, ha la stessa prospettiva di una persona con patologia cronica, come può essere l'ipertensione o il diabete.
Distinti saluti
dr. S. Zona, dott.ssa S.Ciaffi