Scheda quesito
- Nickame:
- Phil
- Data:
- 10/05/2008
- Quesito:
- Gentilissimo staff medico, scrivo in preda ad un'angoscia sempre crescente a cagione di un comportamento irresponsabile da me tenuto in data 3 dicembre 2007 successivamente al quale ho iniziato a riscontrare una serie di sintomi davvero allarmanti. Dopo aver avuto un rapporto c.d. "a rischio" nella suddetta data, ho manifestato in data 7 dicembre 2007 un episodio influenzale caratterizzato da febbre alta,dolori articolari,mal di gola, protrattosi per tre giorni circa.E' seguito un periodo di sostanziale calma, interrotto, intorno al giorno 12, dalla comparsa sull'avambraccio destro,a 3-5 centimetri dal gomito di una cisti sottocutanea che mi aveva fatto pensare ad una linfoghiandola.Cionondimeno, i miei sospetti venivano prontamente sconfessati dal medico,il quale categoricamente escludeva che si potesse trattare di linfonodi e riconduceva il tutto ad un versamento nei tessuti o ad una massa d'adipe, dandomi infine dell'ipocondriaco. E' a far data dal giorno 20 dicembre, tuttavia, che una sintomatologia che mai avevo presentato in passato mi ha gettato nel panico più totale,instillando in me barlumi di rassegnazione. Ho iniziato ad avvertire una profondissima stanchezza mentale che,talvolta, si traduceva nell'impossibilità a seguire il filo di qualsiasi discorso e addirittura nell'impotenza a proferir parola. Questa stanchezza è andata attenuandosi, per lasciare il posto, nel periodo a cavallo tra natale e l'epifania a fortissime vertigini che, ciclicamente,si ripetevano nell'arco della giornata.In concomitanza di cio', vedevo la mia regolarità intestinale cedere il passo ad una persistente stipsi, con gonfiore abnorme alla pancia, mi sentivo pungere ai fianchi e la mia lingua appariva sensibilmente bianca,in special modo nella zona posteriore.Ho effettuato un primo test hiv -ELISA- ad oltre un mese da quel maledetto 3 dicembre,con esito negativo. Le vertigini, a quel punto, sono scomparse, il senso di prostrazione è andato diminuendo,ma rimanevano stipsi persistente,gonfiore e lingua bianca, e si manifestava per la prima volta bruciore al glande-che appariva sensibilmente arrossato-.Ho effettuato un secondo test hiv -metodo MEIA- il g. 11/2/2008,con esito negativo. L'ultimo test a cui mi sono sottoposto-metodo MEIA- risale al 7 aprile 2008 -trascorsi circa 4 mesi dall'increscioso episodio-, con esito fortunatamente negativo.Sono a tutt'oggi terrorizzato in attesa di un responso certo,poichè continuo a vivere talvolta sensazioni di estrema stanchezza mentale che mi costringono ad ore forzate di sonno, e continuo a presentare lingua bianca,bruciore al glande,ho l'impressione di avere gli occhi rossi, e la pelle del viso è più secca del solito e tende stranamente a desquamarsi.A cio' si aggiunga un emocromo da me effettuato due giorni or sono,nel quale si registrava un incremento dei globuli bianchi -da 6,90 a 7,50- e una contestuale inversione della formula leucocitaria-43,1 i neutrofili; 46 i linfociti-.Le mie domande sono:possono essere tutti questi sintomi ascrivibili ad un'infezione HIV?? Potrebbe una sindrome retrovirale essere così "importante" e durare così tanto? Il test -metodo MEIA- effettuato a oltre cento giorni dall'episodio con esito negativo che valore ha,alla luce di quanto esposto? In attestato di stima, ringrazio per quanto fate.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Phil,
il test HIV che ha eseguito a oltre 100 giorni dal comportamento a rischio è considerato definitivo, non è quindi necessario che si sottoponga ad altri test. Può stare definitivamente tranquillo.
Cordiali saluti,
E.Spaggiari, dr.G.Guaraldi.