Scheda quesito
- Nickame:
- vj9
- Data:
- 09/05/2008
- Quesito:
- Buongiorno.
non sono sicura che la mia precedente domanda, del 1/5 (credo), sia stata processata dal sistema perchè non ho ricevuto messaggi di 'invio riuscito' o cose del genere. Né ottengo ancora una risposta (sebbene siamo entro i 15 gg). Per sicurezza e per non doverne aspettare altri 15, ve la ripropongo ma in modo un po’ più dettagliato perché nel frattempo ho riflettuto meglio sulle mie perplessità. Se la risposta è in faase di elaborazione, spero di essere stata abbastanza chiara da rendere l'integrazione tra le due domande agevole per chi mi risponderà.
I FATTI:
Nel febbraio del 2002, in seguito a comportamenti a rischio, ho fatto un test hiv (generazione meia) in una struttura pubblica, esito negativo. In quell'occasione ho fatto anche i test delle epatiti, ovviamente, anche quelli negativi.
Il test l'ho eseguito a meno di 90 giorni dal comportmento a rischio e in seguito ho avuto altri comportamenti a rischio.
L'ultimo comportamento a rischio l'ho avuto nel giugno del 2002.
Nel novembre del 2005, ho ripetuto i test, sempre in una ASL. Sempre fortunatamente negativi.
I test li ho fatti in ospedali e città diverse.
- DOMANDA n. 1: Posso stare sicura che non abbia contratto l’hiv?
- DOMANDA n. 2: Che probabilità c'è che i test siano sbagliati per errore umano, tipo scambio di provette?
- DOMANDA n. 3: È vero che bisognerebbe ripetere i test sempre presso stessa struttura?
- DOMANDA n. 4: È vero che alcune asl, quelle dei piccoli centri, per esempio, possono avere dei test un po’ datati?
- DOMANDA n. 5: I test di generazione meia sono affidabili?
- DOMANDA n. 6: Leggendo le domande presenti nell'archivio ho visto che ci sono differenti test hiv, ricercatori di anticorpi, RNA, western blot ... alcuni vostri utenti riportano descrizioni diverse e particolareggiate dei risultati delle loro analisi, perché io trovo scritto solo ‘negativo’?
Io credo che queste domande mi assillino costantemente perchè non ne parlo con nessuno, per vergogna.
E comunque l'ansia non mi abbandona mai, perché ora sono cosciente e anche per alcuni specifici motivi.
In questi anni, infatti, ho avuto i più svariati PROBLEMI DI PELLE, dalla ptiriasi rosea di gilbert all'eczema, che è ormai cronico, a problemi di iper-pigmentazione.
E in questi giorni sono affetta anche da una infiammazione da MYCOPLASMA HOMINIS, che sinceramente non fa che aumentare le paure, visto che so che è si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile, che può accompagnarsi con l'hiv.
- DOMANDA n. 7: In realtà non ho ben capito quale siano la relazione e la direzione di causalità tra infezione da mycoplasma e hiv, potreste spiegarmelo?
- DOMANDA n. 8: Quali sono i dati sulla correlazione di malattie della pelle e delle vaginosi con l'hiv?
Continuo a ripetermi che queste manifestazioni sono unicamente dovute allo stato di ansia latente rispetto a questo problema che mi accompagna ormai da anni, ma vorrei avere il vostro parere scientifico in merito.
- DOMANDA n. 9: Per esempio, l'eccedenza di mycoplasma honimis, potrebbe essere legato al cambiamento radicale di regime alimentare e di stile di vita, allo stress da viaggio e, che ne so, da 'missione' dovuti al fatto che mi trovo all'estero per lavoro?
- DOMANDA n. 10: ho scelto di curare il mycoplasma tramite l’omeopatia, secondo voi ho fatto bene?
Immagino che il vostro consiglio ultimo sarà piuttosto di far visita ad uno psicologo, e sono giunta già io a questa conclusione, ma per quanto vi compete, per favore, rispondetemi nel dettaglio per evitare che in futuro ogni momento di stress come quello che attraverso adesso non mi facciano ripiombare nell’angoscia.
Vi saluto e vi ringrazio.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno.
Rispondiamo direttamente a questa sua seconda domanda, evitando di farlo anche per la prima, la quale ha gli stessi contenuti.
Se come scrive, il suo ultimo comportamento a rischio di infezione hiv/epatiti risale a giugno 2002 e lei ha eseguito i test nel novembre 2005, i risultati negativi vanno ritenuti definitivi: lei non ha contratto né hiv né epatiti, prima di quella data. Se inoltre non ha avuto contatti a rischio successivamente, non ha ovviamente potuto contrarre i virus nemmeno dopo.
I test che ha eseguito, relativamente alla loro affidabilità, sono da ritenere corretti e non necessita di ripeterli nuovamente, al di là del fatto che li ha eseguiti in strutture diverse o in asl di piccoli centri.
Per quanto riguarda i disturbi di pelle che riporta: se è certo che lei non ha l'hiv, i sintomi non possono essere legati a questa infezione. Vanno curati in modo opportuno rivolgendosi al suo medico di base e a specialisti. Non possiamo dirle se ha fatto bene a curarsi con l'omeopatia, anche perché non possiamo fare diagnosi e tanto meno indicare terapie, attraverso un contatto via web.
Infine, per quanto riguarda il suo stato d'ansia: lei stessa scrive di sentire la necessità di rivolgersi ad uno psicologo: potrebbe in effetti permetterle di comprendere meglio le sue difficoltà emotive.
Saluti.
dr.ssa C.Galli