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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di lorenzo del 06/05/2008

Scheda quesito

Nickame:
lorenzo
Data:
06/05/2008
Quesito:
durante una gara ciclistica, un ragazzo è caduto davanti a me, non ho potuto far altro che fermarmi anche con la consapevolezza che non sarei più riuscito a recuperare la gara. Aveva battuto la testa, rompendo anche il caschetto di protezione. Glielo ho tolto imprudentemente e il sangue ha cominciato a schizzarmi in faccia. Ho chiamato il soccorso, perfortuna non gli ho causato nessun danno. Il sangue ho cominciato a pulirmelo con il fazzoletto, in un occhio non riuscivo a vederci ma mi sono alzato ed ho continuato comunque la gara anche se con difficoltà perchè all'inizio riuscivo a vederci solo da un occhio. Sono stato tranquillo fino ad ora perchè sono andato in biblioteca ed ho letto su un'enciclopedia che tramite gli occhi non è possibile essere infettati da alcuna malattia anche se si tratta di una mucosa perchè l'aids si trasmette solo attraverso rapporti sessuali penetrativi e l'epatite C non si trasmette attraverso le mucose e la sifilide è una malattia trasmissibile solamente tramite rapporti sessuali come l'aids. Cercavo da voi un'ulteriore conferma se posssibile o una smentita perchè anche se non ci penso spesso questo episodio non mi consente di vivere con tranquillità le mie giornate. Vorrei tranquillità e spiegazioni da voi che siete dottori e avete o avete avuto esperienze in merito.
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Lorenzo, tramite contatto di sangue con la mucosa oculare è possibile veicolare hiv ed epatiti. Ci scrive di voler cercare tranquillità: proprio per escludere l'infezione da hiv è indicato eseguire il test a un mese e poi a 90 giorni dal contatto per avere l'esito definitivo, presso un ambulatorio di counceling. L'esito definitivo dei test per l'epatite lo si ottiene invece a 180 giorni. Rischio c'è anche per sifilide: il test è definitivo a 4 settimane. Cordiali saluti. Dott.ssa C. Stentarelli; Dott. G. Guaraldi