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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di lena del 03/05/2008

Scheda quesito

Nickame:
lena
Data:
03/05/2008
Quesito:
buongiorno, so perfettamente che corro il rischio di risultare insistente,ma ho notato che avete risposto a quesiti posti in data successiva al mio quindi ve lo rimando,onde evitare che ci siano stati problemi nella ricezione della mia domanda. Vi avevo già scritto l'8 aprile,ma quello che ora mi preme sapere è se considerate la mia situazione non a rischio nonostante la comparsa di alcuni linfonodi laterocervicali,palpabili,ma non so se effettivamente ingrossati. per vostra comodità vi riassumo schematicamente ciò che mi è accaduto:sperma di lui sui pantaloni che portavo,molto sottili,quindi probabilmente sulla mia biancheria intima. vi prego di rispondermi,perchè questa situazione mi crea molta ansia.sto avendo dei colloqui con una psicologa,affinchè mi aiuti a superare il mio disagio e la mia difficoltà nel vivere le relazioni che normalmente una persona della mia età vive tranquillamente,ma ho bisogno del parere di voi esperti per riuscire una volta per tutte a tranquillizzarmi. è proprio sicuro che non devo fare il test,è vero che,come dice il mio medico,non esistono casi di contagio nella modalità descritta?
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Lena, abbiamo già provveduto a rispondere ai suoi quesiti. Può trovarli pubblicati a questi indirizzi: http://www.helpaids.it/wContents/helpaids/wfregionale.aspx?TargetUrl=%2fwfregionale%2fpuanswer.php&AMode=1&IDDomanda=17183&IDRisposta=21635 http://www.helpaids.it/wContents/helpaids/wfregionale.aspx?TargetUrl=%2fwfregionale%2fpuanswer.php&AMode=1&IDDomanda=17338&IDRisposta=21800 L'episodio da lei descritto, come già precedentemente scritto, non è a rischio di trasmissione per HIV o altre patologie. Può stare tranquilla. I sintomi da lei descritti non sono riconducibili ad una infezione da HIV. Si rivolga al suo medico di fiducia per poter indagare correttamente la linfoadenomegalia. Distinti saluti dr. S. Zona, dr. G. Guaraldi