Scheda quesito
- Nickame:
- aleks87
- Data:
- 21/04/2008
- Quesito:
- help!
CARI DOTtori,sono un ragazzo di 20 anni,e 2 settimane fa ho avuto un rapporto a rischio praticando passivamente un fellatio a un mio amico che mi é venuto in bocca(nn volendo io)..dopo qualche giorno risentoci,gli ho espresso il mio disaccordo per il fatto accaduto,per via che insomma,siamo amici ma per molti aspetti non ci conosciamo..lui mi ha detto che mi capiva perché anche lui era stato in paranoia perché aveva saputo che aveva frequentato un ragazzo sieropositivo..mi ha detto comunque che aveva eseguito tutti i test e che lui non aveva problemi e non dovevo preoccuparmi..io comunque da giovedi ho lieve febbre,linfonodi non gonfi(fuori che uno sospetto sotto l ascella dx in cavità inferiore),stanchezza,mal di gola,tonsillite (che adesso sembra passata)..ho gia chiesto aiuto ad un virologo,che mi ha detto che comunque il rapporto orale é quello piu a basso rischio..mi ha visitato,tastandomi linfonodi del collo ma nn ha riscontrato niente e la milza é apposto..non vivo piu,non so se credergli,ho fatto analisi PCR e elisa(tramite la richiesta del virologo),dopodomani dovrei avere le risposte,ma non vivo piu..mi sento gia perduto..piango,sto male,non ce la faccio piu!io quella sera non avevo mangiato da 6 ore,ho un piercing di vecchia data al labbro,comunque non ho inghiottito,ma sputato subito e sciacquato la bocca..ho probabilità di averla presa se lui eventualmente fosse stato contagiato?
grazie per la risposta...
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile aleks87,
ci scrive di aver praticato una fallatio non protetta con eiculazione, il rapporto orale non protetto presenta un rischio lieve ma pur sempre presente.
Le indichiamo dunque di eseguire il test hiv dopo 3 mesi dal contatto a rischio, il cui risultato sarà da considerarsi definitivo.
Per quanto riguarda la sintomatologia da lei descritta, qest'ultima è assolutamente aspecifica e non direttamente riconducibile ad una infezione da HIV. Si rivolga al suo medico di fiducia nel caso persistano.
Cordialmente
R. Zecchini, dr. G. Guaraldi