Scheda quesito
- Nickame:
- Diana
- Data:
- 18/04/2008
- Quesito:
- Gentili dottori
Ho scoperto da poco di aver contratto l'herpes genitale. Ho consultato dei siti su internet riguardo alla possibilità di contagiare il partner. In alcuni siti si afferma che il contagio avviene solo quando ci sono manifestazioni esterne (vescicole etc.). In altri si afferma che si può contagiare il partner anche in assenza di manifestazioni esterne (asymptomatic virus shedding). A chi credere?
Nella seconda delle ipotesi: l'assunzione di valacyclovir a vita per evitare di contagiare ha effetti molto negativi sulla salute?
Ringrazio tantissimo!!
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Diana, l' Herpes genitale è una delle più comuni patologie a trasmissione sessuale; le persone colpite, infatti, possono trasmettere facilmente la malattia al proprio partner sessuale. E' un'infezione fastidiosa, ma certamente non pericolosa e non dà conseguenze a lungo termine. Il contagio può avvenire anche nella fase asintomatica della malattia, spesso sconosciuta alla persona infetta, ma è più frequente che avvenga tramite il contatto diretto tra la lesione e la mucosa. Sebbene non esista una cura definitiva contro l' Herpes genitale sono disponibili dei farmaci per alleviare la sintomatologia e diminuire il rischio di recidive. Questi farmaci ( acyclovi, famcyclovir,valacyclovir) sono anche utili per diminuire le probabilità di contagiare il proprio partner. La scelta e la modalità della terapia vengono effettuate dal medico in base alla frequenza delle recidive e alla eventuale contemporanea presenza di altre malattie.
Ci sono degli studi che hanno preso in considerazione più di 1500 coppie in cui un partner presentava una infezione genitale da herpes di tipo 2; il partner infetto è stato trattato con una monosomministrazione giornaliera di valacyclovir. La ricerca ha avuto una durata di otto mesi e ha dimostrato che l'antivirale (ben tollerato ) riduce in modo significativo il rischio di trasmissione di herpes genitale al partner sano.
Saluti, Dr.ssa Fabia Businco