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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Jack del 01/04/2008

Scheda quesito

Nickame:
Jack
Data:
01/04/2008
Quesito:
Gentili dottori, un test combo di nuova generazione (effettuato a 26 gg dall'infausto evento a rischio...grande rischio, ahimé) con ricerca anticorpi hiv 1+2 con esito negativo e con una sotto-pecifica in cui si afferma che il test in uso consente l'individuazione della famigerata antigene p24 , pensavo che potesse essere rasserenante, almeno in minima parte. mi hanno però detto, al laboratorio, che anche la ricerca dell'antigene si risolve in una indagine anticorporale e non in una ricerca diretta (PCR?). potreste gentilmente fornire una delucidazione in merito? fermo restando il consiglio di ripetere il test, l'antigene p24 si vede da questo test? si vede poco? si può vedere meglio con altri test? non si vede per niente? grazie mille
Risposta di :
Gentile Jac, Lei eseguito correttamente un test di screening per HIV di quarta generazione in una la ricerca di anticorpi anti HIV associato alla ricerca dell'antigene P 24. Questo test è un test sierologico e non di biologia molecolare. Il vantaggio della PCR qualitativa è di redigere non oltre 10 giorni in anticipo rispetto al test e la resa all'eventuale siro conversione. La maggior parte dei test e la resa di quarta generazione eseguiti a 26 giorni dal rischio sono già considerati clinicamente significativi nel loro esito. Aspetti con serenità il test di conferma a 90 giorni dalla contatto a rischio. Cordiali saluti. Dott. Giovanni Guaraldi