Scheda quesito
- Nickame:
- mattia
- Data:
- 12/12/2007
- Quesito:
- Gentili dottori,
vi pongo una domanda che probabilmente può sembrare stupida. Tuttavia, penso che una risposta chiara da parte vostra possa evitare a me e ad altri di rivolgermi nuovamente a voi in futuro per questioni simili, dando spazio a chi ha domande più serie.
Mi è capitato di ingoiare un capello che si trovava in una pizza cucinata da pochi minuti. Ho letto nelle vostre risposte che ingerire un pelo o un capello trovato nel cibo, come del resto del cibo contaminato da sangue, non costituisce un comportamento a rischio. La ragione è che il virus non sopravvive molto al di fuori dell'organismo e sarebbe neutralizzato dalla digestione.
LA MIA DOMANDA E': ciò vale anche nell'ipotesi in cui il pelo non si trovasse esposto all'aria aperta? Mi spiego: il pelo che ho ingerito si trovava coperto da una fetta di prosciutto e, dunque, non propriamente esposto all'aria aperta.
Ed il mio timore è che staccandosi dal cuoio capelluto avesse delle tracce di sangue.
Ribadisco che sapere le ragioni per cui ciò non costituisce un comportamento a rischio aiuti me e altre persone a non porsi più dubbi di questo tipo. Grazie
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Mattia,
il virus dell'hiv non sopravvive a condizioni che non siano quelle del corpo umano: non è solo il fatto di stare all'aria aperta che neutralizza il virus, ma stare in un ambiente che non rispetta le condizioni per le quali può sopravvivere.
E una pizza al prosciutto, sempre che il capello fosse di una persona sieropositiva e presentasse sangue sufficiente ad una ipotetica trasmissione del virus, non è un luogo in cui l'hiv può sopravvivere.
Saluti.
dr.ssa C.Galli