Scheda quesito
- Nickame:
- Chriss
- Data:
- 12/11/2007
- Quesito:
- Dottore, mi rivolgo a lei, per un episodio che mi mette a rischio di contagio HIV.
Le spiego brevemente quel che m'è accaduto.
Il giorno 11 Settembre, m'è capitato di baciare una ragazza (straniera, sconosciuta)in un hotel. Il bacio è durato poco (un minuto
circa) è stato a bocca aperta, ma da quel che ricordo senza lingua.
Purtroppo vista la mia paura per questa malattia, ho iniziato a temere il
peggio e così ho eseguito un primo test HIV combinato ad un mese ( 29giorni) da quel contatto. Si è trattato di un doppio test: HIV NAT + HIV 1/2 AB. Questo ha dato esito negativo.
Nel frattempo non ho manifestato sintomi evidenti di infezione (se
escludiamo qualche mal di testa e un po di stanchezza). Ad oggi sn passati
60 giorni e la mia ansia non accenna a placarsi.
Cosa ritiene che debba fare?
Posso aver contratto l'HIV con quel bacio? Si parla di sangue o infezioni
della cavità orale per contagiarsi. Io non ho notato sangue, e neppure ho
avvertito il sapore (anche se ho paura di non essermi accorto).
Questo test HIV NAT eseguito a quasi un mese che garanzie mi da? ALcuni
dicono che è certo se negativo a partire da 15 giorni dal contatto.
Altri dicono che non serve a niente perchè bisogna verificare gli
anticorpi a 3 mesi. Ma allora a cosa serve questa biologia molecolare? E'
possibile che dopo un mese non si rintraccino tracce di virus nel sangue
di un neo-infetto?
Molti mi dicono di stare sereno perchè con i baci e quasi impossibile
contagiarsi.....ma mi creda dottore quel QUASI per me pesa come una
condanna. Mi aiuti se può! Io resto in attesa di conoscere la verità ai 3
mesi. Grazie dottore.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Chriss, i baci non vengono ritenuti veicolo di infezione hiv, per cui lei non ha corso rischi e non è necessario che si sottoponga ad altri test.
Del resto, nel tentativo di tranquillizzarla ulteriorrmente, va detto che un test a un mese da un possibile contatto a rischio (che non è il suo caso comunque!), dà già buone informazioni sulla propria sieronegatività.
Saluti.
dr.ssa C.Galli