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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
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Nuova campagna informativa sull'Aids a Ravenna

L'infezione da Hiv/Aids si è modificata negli ultimi anni, ci sono stati cioè dei cambiamenti epidemiologici: le nuove infezioni sono ora soprattutto a trasmissione eterosessuale con scarsa percezione del rischio di ammalarsi, l'età media delle persone colpite è aumentata, adesso la malattia tende a cronicizzare, infine il mondo globalizzato ha reso anche l'epidemia un problema "globale" mettendo maggiormente a rischio le fasce di popolazione più deboli spesso coincidenti con i migranti. E' sulla base di questi dati epidemiologici che la Regione Emilia-Romagna ha promosso la redazione di nuovi progetti per la prevenzione dell'infezione da Hiv/Aids.

La nuova campagna informativa dell'Ausl di Ravenna, "25 volte no all'Aids", volta a diffondere conoscenze, informazioni e cultura sul tema di questa grave malattia è nata tenendo "d'occhio" questi cambiamenti epidemiologici. Infatti i dati del territorio ravennate confermano la tendenza generale soprattutto riguardo alle persone colpite che in molti casi sono "Aids presenters", ossia persone giunte allo stadio conclamato della malattia nell'ignoranza o nella trascuratezza del loro stato di sieropositività.

Nel 2004 i casi di Aids notificati sono stati per il 40% riferiti a persone ultrasessantenni e nel 50% a stranieri. "Queste percentuali - sottolinea Eugenio Di Ruscio, direttore sanitario dell'Ausl, presentando il piano di interventi comunicativi - riguardano soprattutto eterosessuali, le categorie considerate tradizionalmente a rischio, omosessuali e tossicodipendenti, sono più informate e attente".

Un filmato trasmesso nelle sale cinematografiche, uno spot radiofonico, cartoline con immagini e opuscoli in diverse lingue costituiscono la parte centrale di questa campagna che, proprio per arrivare al maggior numero di persone, ha coinvolto il mondo del divertimento, i Comuni, le associazioni, la comunità di immigrati, i sindacati, le scuole.

"Ci sono poi tre sottoprogetti, il primo indirizzato ai giovani - spiega Cosetta Ricci, coordinatrice della commissione Aids dell'Ausl di Ravenna - che comprende l'iniziativa Un segno di maturità che intende incentivare la redazione di tesine di maturità attinenti all'Aids per sviluppare una cultura anche storica e sociale su questa malattia. Un'altra iniziativa legata al mondo giovanile è volta a promuove l'uso del profilattico, distribuendolo all'interno di bustine informative, e promuovendo la collocazione di distributori di profilattici nei luoghi di divertimento e incontro frequentati dai giovani".

"Per raggiungere un pubblico più adulto - prosegue Cosetta Ricci - sono state coinvolte le associazioni di artigiani e commercianti che, soprattutto attraverso le ditte legate al mondo dell'auto, parrucchieri e centri di bellezza, distribuiranno poster e cartoline informative. Il terzo sottoprogetto - conclude la coordinatrice - è un percorso di informazione e prevenzione per il mondo degli immigrati al quale partecipano anche le rappresentanze elette e le associazioni di immigrati. Sono stati creati dvd con 23 diversi cortometraggi realizzati da giovani africani per i concorsi di idee organizzati dall'organizzazione Global dialogues trust".

"Si stanno anche allestendo alcune pagine web - aggiunge Tiziano Zauli, direttore della U.O. Malattie Infettive - sul sito dell'Ausl di Ravenna dedicate in particolare alla campagna "25 volte no all'Aids" con informazioni ed approfondimenti". 

 
Ultima Modifica: 20.11.2018 - 17:07