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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Selvaggia del 27/11/2020

Scheda quesito

Nickame:
Selvaggia
Data:
27/11/2020
Quesito:
Buonasera, sono molto agitata in questo momento per un articolo che ho letto su internet e spero possiate tranquillizzarmi dato che siete esperti in materia. Ho una figlia in età adolescenziale ed ha le sue esperienze con i ragazzi come tutte le ragazze della sua età. Ciò che mi preoccupa tanto è la sifilide e la sua modalità di trasmissione nonché i suoi tre stadi. Le domande sono le seguenti: 1. È vero che basta un bacio e venire a contatto con un sifiloma per essere contagiati? Spero che sia un rischio più teorico che pratico, e che il contatto deve essere duraturo e intenso. Può spiegarmi bene questo concetto? 2. Per quanto riguarda le tre fasi della malattia è vero che nella maggior parte dei casi la malattia è asintomatica o scambiata per altro e quindi non curata e si arriva quindi alla terza fase quella più terribile senza rendersi conto di avere la sifilide? Spero che mi dica che invece non è così e che sia tutto il contrario e che la malattia sia sintomatica e che non si arriva mai alla terza fase. Saluti e grazie per quello che fate.
Risposta di :

Salve Selvaggia ,

sua figlia può tranquillamente iniziare ad avere le prime esperienze senza preoccuparsi eccessivamente della sifilide.

Le rispondiamo per punti:
1) le lesioni della sifilide, il sifiloma primario soprattutto, possono essere fonte di trasmissione, quindi baciare una persona che ha un sifiloma in bocca (evenienza infrequente) può esporre al rischio di trasmissione di sifilide; i sifilomi della bocca sono rari
2) la sifilide primaria, ossia la fase del sifiloma, talvolta può non venire diagnosticata, soprattutto se il sifiloma è di dimensioni ridotte o in zone non visibili facilmente, mentre la sifilide secondaria presenta generalmente un rash cutaneo particolare che porta quasi la totalità dei soggetti a rivolgersi a un medico e quindi a una diagnosi. In questa seconda fase, comunque, vi è spesso la presenza anche di altri segni e sintomi quali febbre, nausea, mal di testa o linfonodi ingranditi, pertanto è infrequente che la diagnosi venga fatta in fase di sifilide terziaria.

Ad ogni modo, ci teniamo a informarla del fatto che esistono vari test diagnostici affidabili anche poche settimane dopo l'infezione e che si tratta comunque di una infezione risolvibile in modo efficace tramite la somministrazione di antibiotici.

Cordiali saluti,
D. Pavia, Dott.ssa L.Gozzi