Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Alex del 07/06/2020

Scheda quesito

Nickame:
Alex
Data:
07/06/2020
Quesito:
Buonasera gli scrivo perché voglio un sostegno, Giorno 1aprile ho avuto un rapporto orale attivo scoperto, lei mi ha chiesto se gli steusciavo il mio pene sul suo ano e senza che me ne accorgersi stava per penetrarlo, forse è riuscita entrare solo la punta del pene dato che io non ho spinto ma mi sono subito levato... Dopo una settimana circa è cominciato il mio incubo Bruciore al pene per circa due settimane,dopo circa venti giorni ho avuto una febbricola che si aggirava sui 37.2 mi sentivo debole e non riuscivo nemmeno a mangiare,poi sono cominciati problemi intestinali che ancora dopo due mesi ho, rusch cutanei, ogni tanto mi viene un fastidio alla gola, capita di avere dolori alle articolazioni e ai muscoli, sudorazioni notturne e linfonodi gonfi e per finire la mattina quando mi sveglio ho come un rigonfiamento nel basso ventre di sinistra che dopo un poco al tatto tende a sparire. Ho effettuato un test HIV combo di quarta generezione al 62 giorno con esito negativo, ripeterò il test a 90 giorni logicamente... Volevo sapere quanto ho rischiato nel mio rapporto innanzi tutto e poi vorrei sapere l'attendibilità del test eseguito dopo due mesi... Sono molto ansioso non dormo la notte e non vivo più praticamente... Grazie in anticipo per la risposta dottore
Risposta di risponditore non trovato:

Salve Alex,

ci scrive in seguito a un rapporto oro-genitale attivo non protetto e un contatto tra il suo pene e l’ano della sua partner senza penetrazione. A seguito di questo episodio e della comparsa dei sintomi da lei riferiti, ha deciso di effettuare un test HIV di 4° generazione a 62 giorni con esito negativo.

L’evento da lei descritto, in assenza di lesioni evidentemente sanguinanti o ulcerate, non la pone a rischio clinicamente significativo di trasmissione di HIV. L'esito del test HIV (di quarta generazione) che ha eseguito si considera definitivo, non è necessario che lo ripeta.

Dato il quadro clinico da lei descritto, le suggeriamo in ogni caso di rivolgersi a un medico di sua fiducia o a un ambulatorio MST per una visita approfondita e per concordare gli esami diagnostici più appropriati al suo caso.

Cordiali saluti,

Roberto Bulgarelli, L.Gozzi, Dott. G. Dolci