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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Germana del 07/08/2019

Scheda quesito

Nickame:
Germana
Data:
07/08/2019
Quesito:
Buonasera, vi scrivo per avere una risposta in merito alla puntura accidentale di siringhe. Premetto che da diversi anni soffro di un disturbo ossessivo compulsivo legato proprio alla trasmissione dell'HIV e che sono un soggetto particolarmente sensibile e paranoico rispetto a questo tema. Detto questo, vivo in una città dove l'eroina sta di nuovo prendendo piede e mi è capitato molto spesso di trovare siringhe abbandonate a terra. Mi chiedo: in caso di puntura con uno di questi aghi, esiste il rischio di contrarre l'HIV? Guardando su altri forum, o sentendo alcuni medici, la risposta è sempre, in linea di massima tranquillizzante, ma alcuni affermano che il virus muore dopo pochi minuti, addirittura secondi, altri dicono dopo mezz'ora, altri un'ora. Mi sembrano tutte risposte vaghe (io non posso sapere quando è stata abbandonata la siringa), per questo gradirei avere una risposta precisa. Oggi mi è capitato per esempio di vederne una vicino al cassonetto, e poteva benissimo essere stata appena gettata lì. Cosa devo pensare? Molte grazie, Germana
Risposta di :
Salve Germana, Abbiamo letto con attenzione i quesiti da lei posti riguardanti la trasmissione di HIV e i test riguardanti lo stesso virus. Per quanto riguarda il rischio di trasmissione attraverso il contatto con siringhe usate, così come da lei riportato, questo risulta clinicamente poco significativo, in quanto HIV è un virus poco resistente al di fuori del corpo. Tuttavia, non è possibile stabilire in maniera univoca le tempistiche di sopravvivenza del virus, in quanto dipende da molte variabili (temperatura, umidità, quantità di sangue nella siringa, ecc). Ad ogni modo è improbabile che il virus possa sopravvivere per più di 20/30 minuti. Per quanto riguarda il test da lei effettuato, questo va a ricercare gli anticorpi sia per HIV 1 che HIV 2. Entrambi hanno grossomodo lo stesso periodo finestra di 4-6 settimane. Pertanto è raramente possibile riconoscere il virus dopo 20 giorni dall'evento a rischio, ma risulta estremamente più efficace e veritiero un test effettuato a 40 giorni e successivamente confermato da un test a 90 giorni. Per quanto riguarda le strette di mano, queste non permettono il passaggio del virus a meno di contatto tra lesioni evidentemente sanguinanti o ulcerate, per cui risulta estremamente improbabile contrarre il virus in questo modo, anche in presenza da microtagli da sfregamento. Ringraziandola per le parole di supporto, Cordiali saluti Roberto Bulgarelli Prof. Giovanni Guaraldi