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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Cedro del 13/09/2021

Scheda quesito

Nickame:
Cedro
Data:
13/09/2021
Quesito:
Buonasera, il mio quesito è il seguente: Tre anni fa ormai avevo una relazione sentimentale stabile con una ragazza, con la quale ora ho perso i rapporti. Erano le mie prime esperienze e, almeno stando a quello che mi ha sempre detto lei, anche le sue. L’unico comportamento a rischio che abbiamo tenuto è stato il praticare periodicamente, da parte mia, del cunnigulus non protetto. Dal momento che non sono sicuro al 100% (anche se mi fido di lei) che quelli fossero anche i suoi primi rapporti, ora, che ho intrapreso una nuova relazione mi è sorto un dubbio. Non ho mai avuto ferite sanguinanti o ulcere in bocca, né lei ha mai avuto il ciclo mestruale durante questi atti. So che teoricamente questa può considerarsi una pratica a rischio di contrazione dell’HIV, nel caso in cui questa ragazza mi avesse mentito, e avesse avuto rapporti sessuali non protetti con persone che lei ignorava fossero sieropositive, ma la mia domanda è: Risultano casi in cui il contagio è avvenuto con queste modalità? Quante probabilità ci sono che ci si possa contagiare con il cunnigulus? Dovrei sottopormi al test per una maggiore sicurezza? Grazie in anticipo per il lavoro che svolgete.
Risposta di :

Buonasera Cedro,

come ha già anticipato correttamente nella sua domanda, i rapporti oro-genitali che la preoccupano non espongono a rischio di trasmissione per quanto riguarda HIV, purché non vi siano lesioni in cavità orale o a livello genitale, e purché non vi sia presenza di sangue mestruale. Il rischio di trasmissione di HIV nei rapporti che ci descrive non è, pertanto, clinicamente significativo.

Consigliamo comunque a tutti coloro che intendano intraprendere una nuova relazione di aprirsi al dialogo col proprio partner e di sottoporsi a test di screening di coppia per vivere con maggiore serenità e consapevolezza la propria sessualità.

Cordiali saluti,

dott. S. Pioli, dott.ssa L.Gozzi