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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di ansia98 del 26/07/2020

Scheda quesito

Nickame:
ansia98
Data:
26/07/2020
Quesito:
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e scrivo perché, nonostante io abbia già eseguito due test, mi trovo ad avere ancora dubbi sia sul rischio che ho corso, sia sull’attendibilitá del test. Prima di tutto, durante il rapporto risalente a febbraio non c’è stata penetrazione ma solo del petting e frottage non particolarmente spinto e per niente violento ma non posso escludere del tutto la presenza del liquido preseminale del mio compagno (io non ho sentito nulla ma ho letto che è comunque difficile da percepire). i nostri genitali sono sicuramente venuti in contatto fugacemente più volte ma lui non é venuto. Ho corso rischi per hiv? Lui inoltre a distanza di 45 gg in un ospedale in africa ha fatto un test rapido (penso 3 gen) con esito negativo... questo é incoraggiante sulla sua negatività? Secondo punto, io ho eseguito un test di 4 generazione dopo 70 gg con esito negativo e uno di 3 gen mylan a 92 gg negativo e so che entrambi sarebbero definitivi ma leggendo sul web mi é venuta l’ansia dell’immunodepressione e volevo chiedere: se fossi un soggetto immunodepresso ne sarei consapevole? Se sì, da cosa? Grazie mille per la disponibilità, chiedo scusa se mi sono dilungata troppo!
Risposta di :

Gentile utente, 

ho letto attentamente il suo racconto. Da quello che descrive, in seguito all'atto di petting e frottage il rischio di contagio da HIV è lieve o nullo: per avere un contagio c'è bisogno di contatto diretto tra le mucose con presenza di sangue e/o sperma e lesioni sulle mucose stesse.

Il test eseguito dal suo partner se è di terza generazione non può essere considerato affidabile, perchè per essere veritiero il risultato deve essere eseguito almeno 90 gg dopo il rapporto a rischio. 

I test eseguiti da lei possono invece essere considerati attendibili in quanto entrambi eseguito nel momento corretto (4a generazione dopo almeno 30 gg dal rapporto a rischio, 3a generazione 90 gg dopo). 

Per quanto riguarda l'immunodepressione, questa non ha dei sintomi specifici, ma quello che si potrebbe notare è un aumento delle infezioni sistemiche gravi con i relativi sintomi. 

Distinti saluti 

Erminia Giordano, Prof Giovanni Guaraldi