Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Andrea del 30/01/2020

Scheda quesito

Nickame:
Andrea
Data:
30/01/2020
Quesito:
Gentili Dottori, sono un ragazzo omosessuale e alcuni giorni fa ho avuto un rapporto con un uomo di cui ignoro lo stato sierologico. Ho praticato una fellatio senza eiaculazione e successivamente ho subito una penetrazione protetta dall'inizio alla fine. Volevo chiedervi se il mio comportamento sessuale è corretto o, se anche il rapporto orale deve essere protetto da preservativo. Ritenete che devo sottopormi nuovamente al test? L' ultimo test l'ho fatto ad ottobre! Possibile che per ogni rapporto orale, senza ricevere sperma, bisogna sottoporsi ad un test? Una infettivologa del reparto malattie infettive, mi ha urlato che, anche il rapporto orale va protetto. Ma caspita, vorrei proprio vedere chi davvero pratica sesso orale in qsto modo. Sono nel panico, perché vivo la mia sessualità con grande ansia. Grazie mille per la vostra risposta
Risposta di :

Buongiorno Andrea,

ci racconta di un rapporto oro-genitale attivo senza eiaculazione in cavità orale e di un rapporto penetrativo protetto con preservativo.
Tali contatti, in assenza di lesioni mucosali o sanguinamenti evidenti, non l'hanno esposta a rischio di trasmissione di HIV, pertanto non è necessario si sottoponga a un test HIV a causa di questi episodi specifici.
I rapporti oro-genitali senza eiaculazione in cavità orale non sono considerati a rischio clinico per quanto riguarda la trasmissione di HIV ma possono esporre al rischio (estremamente basso)  di trasmissione di altre infezioni sessualmente trasmissibili, quali sifilide, gonorrea e clmanidia (infezioni tutte trattabili con antibioici) pertanto può essere utile eseguire periodicamente screening per malattie a trasmissione sessuale con tampone orale e rettale e sierologia per sifilide e HIV
Questo le permetterà di vivere la sua sessualità in modo sereno e responsabile.

Cordiali saluti,

L.Gozzi, Prof. Giovanni Guaraldi