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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Stellina del 19/12/2001

Scheda quesito

Nickame:
Stellina
Data:
19/12/2001
Quesito:
Caro Dottore, vorrei ringraziarLa per avermi tranquillizzata in merito all'infezione da hpv (medio alto rischio) al collo dell'utero che mi è stata riscontrata. Le rivolgo alcune domande ibarazzanti che non sono riuscita a rivolgere verbalmente al mio ginecologo. Sto convincendo mio marito a farsi controllare, ma per quanto riguarda i rapporti sessuali non c'è verso di fargli usare il prservativo, dice che se fin'ora non lo abbiamo usato non crede sia necessario prendere precauzioni. E soprattutto non rinuncia al sesso orale. Come mi devo comportare? Ho saputo di avere l'hpv al collo dell'utero qualche mese fa; potrei non aver contagiato mio marito oppure si? Il preservativo sarebbe necessario da adesso in poi anche se fin'ora non ne abbiamo mai fatto uso? Ed infine, il sesso orale su di me potrebbe procurargli problemi? Grazie infinite
Risposta di risponditore non trovato:
Veniamo innanzitutto alle notizie di carattere medico che richiede. Preso atto che lei ha un infezione da hpv al collo dell'utero allora suo marito è a rischio di infezione, a maggior ragione se si rifiuta di usare il preservativo; il rischio di infezione esiste ed in particolare sia per lo sviluppo di condilomi ai suoi genitali, sia per lo sviluppo di papillomi al cavo orale. Ovviamente è verosimile che sia già venuto in contatto con il virus, tuttavia è bene precisare che non tutte le volte che ci si espone a questo contatto, si sviluppa invariabilmente un'infezione, a volte infatti non ci si ammala. Detto questo però, bisogna anche precisare che il rischio di sviluppare l'hpv è comunque elevato (ovviamente si tratta di un rischio, non di una certezza) e rimane tale anche se fin'ora non ci sono stati segni di malattia. Per quanto riguarda la difficoltà di suo marito ad accettare l'uso del profilattico, non so quanto potrebbe incidere la nostra risposta... ma fargliela leggere, gli darebbe se non altro, un dato di realtà. Non ci permettiamo ovviamente, di entrare all'interno della vostra relazione di coppia, ciò che però è percepibile, è il suo timore nei confronti della possibilità che l'infezione si trasmetta a suo marito: ciò evidenzia il profondo rispetto che nutre nei suoi confronti e la volontà a volerlo proteggerlo. L'unica persona che può fargli capire tutto ciò è senz'altro lei. Cordiali Saluti [i]Dr.s Dario Bertani e Claudia Galli[/i]